A Lentini si riparla d’agricoltura Meglio prima che Dopo…

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A Lentini si è tenuta una conferenza stampa nel corso della quale l’onorevole Vinciullo accompagnato dai giovanissimi del Pdl, tra cui Mario Pancari e Antonio Pino, nonché da suoi fedelissimi esponenti della politica siracusana, ha presentato la legge approvata dal parlamento siciliano il 9 Novembre scorso, rubricata ”Interventi per lo sviluppo dell’agricoltura e della pesca”. La legge  dispone una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro valida a partire dalla pubblicazione, e la cui procedura di partecipazione avverrà, probabilmente, attraverso il c.d. “click day” (con il connesso rischio che i fondi a disposizione finiranno immediatamente, come è avvenuto con il credito d’imposta del 3 novembre). I fondi verranno suddivisi tra i vari capitoli di spesa e dovranno essere utilizzati entro il 31 Dicembre 2011. I capi in cui è suddivisa la legge sono tre: I capo “Misure a sostegno dell’agricoltura e della pesca”; II capo “Norme in materia di cooperazione e artigianato”; III capo “Norme in materia di contrasto all’obesità giovanile, di enti regionali e di personale. Variazione di bilancio”.

Gli articoli di tale provvedimento toccano vari comparti del settore agricolo e le diverse produzioni tipiche siciliane. Alcuni degli articoli che compongono la legge sono i seguenti:

 Art. 1: Fondo per la solidarietà regionale;

Art. 3: Capitalizzazione di cooperative e di società di capitali;

Art. 4: Proroga delle scadenze delle esposizioni agrarie;

Art. 7: Esposizioni nei confronti degli enti previdenziali;

Art. 8: Disposizioni per la diffusione della conoscenza della produzione agricola e agroalimentare regionale di qualità;

Art. 9: Pane siciliano tradizionale;

Art. 12: Norme in materia di contributi nel settore vitivinicolo;

Art. 15: Fondo regionale di garanzia;

Art. 27 : Credito agevolato;

Art. 38 : Disposizioni per il contrasto all’obesità giovanile.

Art. 41 : Norme in materia di personale delle società a partecipazione regionale.

Nonostante l’intenzione di distribuire i fondi tra i vari comparti del settore che versano in stato di grossa difficoltà, al fine di dare maggiore respiro alle medio piccole  aziende agricole nel brevissimo periodo, nulla sembra essere stato realizzato ancora per il lungo periodo. I problemi che oggi condizionano sia la piccola azienda agricola che le medie realtà commerciali che lavorano quotidianamente con la grande distribuzione organizzata sono gli elevati costi del lavoro, le ingenti spese di carburante, l’accesso al credito, il supporto all’internazionalizzazione.

Si tratta certo di una serie di provvedimenti di lungo respiro, in grado di restituire competitività alle aziende nei mercati internazionali. Ma, considerato che i prodotti agricoli hanno bassissime marginalità, per produrre profitto devono essere venduti in grandi quantitativi, e se le medie aziende ancora riescono ad andare avanti, le piccole sicuramente continuano ad essere tagliate fuori.

Come diceva l’economista Rossitto già anni fa, nei mercati internazionali le nostre arance, nonostante siano le migliori qualitativamente, non vengono acquistate come dovrebbero poiché sono “grosse e pesanti” quindi costano di più. Se tale ragionamento veniva fatto nel 2004, immaginiamoci oggi in piena crisi.

 

C.M.

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